Marina Crisafio

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Aggiunto il 17 ott 2019

Aggiunto il 29 apr 2019

Aggiunto il 2 apr 2019

Parigi 2018

Aggiunto il 27 nov 2018

Quattro quadri in trasferta, nel paradiso dei Surrealisti

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Paolo Levi Premio Internazionale Arte Palermo

Aggiunto il 22 ago 2018

Nelle opere di Crisafio si avverte il bisogno dell'anima di parlare e non solo agli occhi e al cuore, ma anche e soprattutto ad altre anime. In un puro travaglio spirituale che supera la fenomenologia ed i sentimentalismi, le opere di Crisafio sono nulla di più che sensibilità allo stato puro. L'opera di quest'artista si impone per la forza evocativa delle immagini che elabora attingendo direttamente alle radici della propria individualità.

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Salvo Nugnes

Aggiunto il 22 ago 2018

“Le opere di Marina Crisafio…presentano una particolare tensione verso l’alto, una sorta di ascensione che trascina i soggetti in una condizione di sospensione tra due realtà. Non è un caso quindi che i suoi lavori abbiano un valore onirico che si aggiunge all’idea di percorso, di viaggio intrapreso da parte dell’uomo. Le tinte delicate, al contatto con il nero, si fanno più decise, ad indicare il momento del cambiamento.”

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Carla d’Aquino Mineo: “PITTURA COME SIMBOLO DI UNA SURREALE REALTA' NEI DIPINTI DELL'ARTISTA MARINA CRISAFIO

Aggiunto il 22 ago 2018

Tra sogno e realtà i dipinti di Marina Crisafio, rivelano una dialettica serrata, dove le
immagini narrano, dal sacro al profano, momenti di vita, mentre la realtà diviene
trasfigurata, simbolicamente nel sogno. Così, la pittura è fortemente introspettiva, piena di vibrazioni, aspettative, ansie e trasporti affettivi, mentre lo spazio immaginario approda ad una dimensione surreale nei luoghi
dell'infinito. Ecco che allora, il segno ed il colore sono tramiti di un forte quoziente
simbolico che interpreta una condizione esistenziale dell'autrice che vuole ricondurre ad un'armoniosa conciliazione. Appunto, le immagini oniriche si caricano di allusioni della vita e simbologie, svelando un'atmosfera chagalliana nella magica sospensione del tempo e nell'apparizione inconsueta dei soggetti rappresentati che ci trasportano in una trasognata realtà in afflato con le armonie universali, tra terra e cielo in un soffio di vento. Metafore, ma vorrei dire apologhi morali, dove la tensione verso la spiritualità, la poesia ed il sogno è coinvolgente. Marina Crisafio, riesce, mirabilmente a coniugare la sua fuga onirica con una sorta di estrema lucidità intellettuale.
La stessa prospettiva spaziale che ella attua supera i parametri rinascimentali: essa lievita nella mente, dilatandosi in un'ambientazione ignota e surreale. Ecco il fascino, davvero unico, nei dipinti dell'artista Marina Crisafio: tra storia ed avanguardia, natura ed immaginazione, enigma e realtà scorre la sua narrazione onirica, superando la tangibilità realistica delle cose, aprendoci una nuova via alla fantasia creativa, mentre ci accarezza l'illusione di un nuovo sogno.”

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Franco Bulfarini : “Marina Crisafio – La poetica del sogno

Aggiunto il 22 ago 2018

Sentirsi artisti è condizione mentale e psicologicache bene conosce Marina Crisafio, che ha interrotto gli studi di architettura, pur essendo studentessa brillante, studi a suo dire troppo rigidi, o forse troppo normati da sovrastrutture artificiose e per questo limitanti. Di certo l’artista ha fatto una scelta consapevole e precisa: quella di poter vivere una condizione di libertà psicologica e creativa ampia, per esprimere appieno la propria dimensione umana, che strettamente ed intimamente si lega a quella estetica. Con questo spirito e con tali propositi la Crisafio ha cercato un proprio percorso, da cui sono nate numerose opere, prima ad acquarello, poi oggi prevalentemente ad olio su tela, tecnica di maggior efficacia in relazione al progetto che l’artista sente proprio: il descrivere, attraverso un mondo che si palesa sulle tele, onirico e metafisico, un’espressività totalizzante, priva di barriere precostituite.
Non siamo di fronte ad un’artista definibile trasgressiva, semplicemente nei suoi lavori è possibile cogliere un pronunciamento che ricorda il movimento surrealista, quando legato ad aspetti psicologici ed onirici, che l’artista esprime in modo del tutto personale. L’arte per la Crisafio è da vivere, come un’esperienza anche sensoriale, dove i colori sono gli animosi protagonisti, legati ad una dialettica complessa, che trova nell’inconscio le ragioni: siamo di fronte ad un mondo concettuale spesso basico ed essenzializzato del fare pittura, ove le forme divengono ombre, che richiamano, senza pretesa di confronto diretto l’operato
di Salvador Dali, di René Magritte, di Paul Delvaux, di Giorgio De Chirico ed altri.
Ma la Crisafio non propone un già visto, anzi attiva un linguaggio personale, introspettivo ed emozionale, legato all’oggi. Il suo è un mondo cromatico e segnico, a volte metafisico, declinato attraverso la voce dei sogni, di richiamo froidiano, il cui architrave è la realtà tradotta in modo immaginifico.
Le sensazioni godibili dalla visione dell’opera sono anche le pulsioni emotive ed intime dell’animo dell’artista, fatte d’istinto, ma anche di trasognato riferimento alla realtà contingente del vivere, che l’animo dell’artista filtra in forma e colore.
Dai tempi delle avanguardie tanto è mutato, la società ha perso valori sostanziali, la tecnologia pare prendere il sopravvento, a scapito di un reale sempre più frammentario e di difficile lettura. Forse siamo alle porte di un rinascimento,
ma al contempo non mancano elementi di decadenza e contraddizioni. Quest’artista pare raccogliere la nota biografica melanconica del nostro tempo di forti cambiamenti, riedificarla nella psiche per poi proporci un passaggio di crescita a livello non solo artistico ma umano. Si tratta di artista che propone dialoghi aperti alla vita, da leggersi in positivo in quanto propositivi a livello ideale.
La dimensione interiore è rifugio, ma anche spazio di ripartenza per propositi di rinnovamento.
La persona e l’artista spesso si mescolano nel confronto attivo con le miserie del mondo, attraverso un volontariato costruttivo, finalizzato a scavare una via di crescita a livello umano e sociale. Ed ecco l’opera “Musa Ispiratrice” ove
un pianoforte immaginario, trova nella musica un’interlocutrice che genera una melodia interiore rasserenante, retta da una mistica feconda, gestita con equilibri formali e cromatici significativi.
La Crisafio ritrova nel dipingere e creare la carica positiva che da socializzatrice impegnata esprime con convinzione di incidere nella vita reale. La sua arte sfugge al decoro in senso stretto, ed è invece rivolta a produrre uno stile che lasci traccia importante del se, come modo di essere, proponendosi quale custode di valori insiti e fecondi, da leggersi nell’animo dell’artista come dovere morale, per risvegliare,
anche attraverso la forza delle immagini, le nostre coscienze

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